Sogno di una notte di mezza estate

Per Dario Fo, il premio Nobel per la letteratura e grande uomo di teatro, l'opera Anconitana di Ruzante (1534) ha ispirato in alcune scene Sogno di una Notte di mezza estate. Le altre fonti letterarie sono Le metamorfosi di Ovidio e L'asino d'oro di Apuleio. Per quanto riguarda l'Atene citata dalla commedia, si fa riferimento a Sabbioneta, la piccola Atene,1 costruita da Vespasiano Gonzaga Colonna(1531–1591) che gli diede quel secondo nome non per la sua architettura ma per la sua reputazione di luogo di ritrovo ospitale per studiosi e intellettuali. Sabbioneta è conosciuta per essere un esperimento architettonico di “città ideale”, seguendo i canoni rinascimentali, simboleggiati dalle proporzioni e dall’armonia dell’uomo vitruviano leonardesco. Vespasiano Gonzaga combattè per la Spagna e ottenne il titolo di Grande di Spagna da Filippo II. Al suo interno possiamo trovare il Teatro all'Antica costruito dallo stesso architetto che costrui il teatro Olimpico di Vicenza; l'edificio costituisce il primo esempio di teatro dell'epoca moderna edificato dal nulla e non vincolato nelle struttura ad edifici preesistenti. La Porta della Vittoria è stata per molti anni l'unico accesso a Sabbioneta: era nota anche come Quercia del Duca, la Duke's Oak citata nella commedia, poiché la porta si apriva su un bosco di querce che nel XVI secolo era il terreno di caccia del Duca. Il nome non si riferisce a una porta specifica ma al passaggio. Inoltre il Tempio citato nella commedia era Il "Tempio", la Chiesa dell'Incoronata (la Chiesa della Vergine Incoronata).2

[1]https://www.globusrivista.it/sabbioneta-e-vespasiano-gonzaga-colonna-le-due-anime-di-un-mito/
[2]Roe, Richard Paul (2011), The Shakespeare guide to Italy: retracing the Bard's unknown travels. Harper Perennial. ISBN=978-0-06-207426-3